Si tratta di una sistema di previdenza facoltativo, in contrapposizione al regime pensionistico pubblico che è obbligatorio, dal momento che l’adesione ad un fondo è sempre volontaria.
I fondi pensione funzionano secondo il meccanismo finanziario della “capitalizzazione”: quanto versato dall’aderente (sotto forma di contributi propri o del datore di lavoro o con conferimento del TFR) viene gestito e opportunamente investito al fine di generare un capitale; da quest’ultimo, dato dai versamenti e dai relativi rendimenti, viene poi erogata la pensione integrativa (in rendita e/o in capitale) al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento nel regime obbligatorio di appartenenza.
Esistono diverse tipologie di Fondi pensione; il criterio principale di distinzione si basa sul soggetto che li istituisce e le modalità di adesione:
- Fondi chiusi/negoziali (compresi i fondi preesistenti)
- Fondi aperti
- PIP

Come funziona la previdenza pubblica?
La previdenza obbligatoria è articolata attualmente in quattro diverse forme assicurative di previdenza pubblica:
- AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria);
- Forme sostitutive dell’AGO;
- Forme esclusive dell’AGO;
- Casse professionali per i liberi professionisti.
Cos'è la pensione di base?
Cos'è la pensione di vecchiaia?
Cos'è la pensione di anzianità?
Fino al 31 dicembre 2011, il diritto alla pensione di anzianità si perfezionava al raggiungimento di una quota data dalla somma tra l’età anagrafica minima richiesta e almeno 35 anni di contributi, e comunque in via anticipata rispetto alla pensione di vecchiaia.
Anche se soppressa dalla Riforma Monti-Fornero, introdotta dall’articolo 24, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 e sostituita con la “pensione anticipata”, chi ha diritto alla pensione di anzianità continua a usufruirne o può richiederla ancora oggi se risultano soddisfatti i requisiti alla data del 31 dicembre 2011.
Cos'è la pensione anticipata?
Cos'è l'APE?
Vi sono tre tipologie di APE:
Ape volontaria (anticipo finanziario a garanzia pensionistica) – E’ un prestito corrisposto in quote mensili fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia. Il prestito è coperto da un fondo di garanzia gestito dall’INPS. La sua restituzione avviene a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia per una durata di venti anni. L’anticipo finanziario può essere richiesto da dipendenti pubblici e privati e lavoratori autonomi che oltre ai requisiti generali (63 anni di età e mancanza di più di 3 anni e 7 mesi alla pensione di vecchiaia), siano in possesso del requisito contributivo minimo di venti anni e la cui pensione, al netto della rata di ammortamento corrispondente all’anticipo richiesto, sia pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’assicurazione generale obbligatoria.
Ape sociale – E’ un’indennità corrisposta fino al conseguimento dei requisiti pensionistici a favore dei soggetti che si trovano in particolari condizioni di bisogno. Ne possono beneficiare i soggetti che, oltre al requisito anagrafico dei 63 anni di età, abbiano un’anzianità contributiva di 30/36 anni. L’ape sociale è a carico dello Stato.
Ape aziendale – E’ una prestazione di cui si fanno carico i datori di lavoro sulla base di un piano di ristrutturazione o di un accordo aziendale. I lavoratori, per poter accedere alla prestazione, devono possedere gli stessi requisiti previsti per l’Ape volontaria.
Come è cambiata la previdenza pubblica?
Quali sono i pilastri del sistema previdenziale?
Cos’ è il sistema retributivo?
Cos'è il sistema contributivo?
- integralmente ai lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995;
- per gli anni di contribuzione successivi al 31 dicembre 1995 per il lavoratore che alla medesima data ha un’ anzianità contributiva minore di 18 anni e superiore a 0;
- per gli anni di contribuzione successivi al 1 gennaio 2012 per tutti i lavoratori .
Questo sistema calcola l’ammontare della pensione pubblica sulla base dei contributi versati durante gli anni di lavoro opportunamente rivalutati.
Cos'è il sistema misto?
In sostanza esso prevede:
- calcolo con metodo retributivo per le anzianità maturate al 31 dicembre 1995
- calcolo con metodo contributivo per le anzianità successive al 31 dicembre 1995.
Con la Riforma Fornero, il metodo misto trova applicazione anche per i lavoratori precedentemente ammessi all’ integrale calcolo della pensione con metodo retributivo (ossia lavoratori con 18 anni o + di anzianità al 31 dicembre 1995)→ e per i quali trova applicazione:
- il calcolo con metodo retributivo per le anzianità fino al 31 dicembre 2011
- il calcolo con metodo contributivo per le anzianità successive al 31 dicembre 2011.
Quali sono le forme di previdenza complementare?
Cosa sono i Fondi pensione?
Costituiscono il sistema di previdenza complementare e sono soggetti, date la loro funzione e rilevanza sociale, a particolari norme di funzionamento e di controllo da parte della Covip e Ivass.
Cosa sono i Fondi chiusi?
Cosa sono i Fondi aperti?
Cosa sono i PIP?
Cosa sono i Fondi preesistenti?
Si tratta di forme di previdenza integrativa, talora risalenti piuttosto indietro nel tempo, frutto essenzialmente della contrattazione collettiva o di iniziative unilaterali dei datori di lavoro e strutturate nelle forme più varie.
Benché, tuttora, piuttosto eterogenei tra loro, questi Fondi possono essere classificati come un insieme di forme di previdenza complementare:
- a carattere collettivo
- destinate a specifici ambiti di lavoratori
e distinguibili in:
- Fondi Pensione Preesistenti Autonomi (ossia, associazioni, fondazioni o altri enti morali)
- Fondi Pensione Preesistenti Interni (ossia, patrimoni autonomi separati, costituiti all’ interno di banche, imprese di assicurazione o altri enti, ovvero, solo come posta contabile del passivo per i lavoratori occupati nelle stesse società).
Che differenza c'è tra i fondi negoziali (CHIUSI) ed i fondi non negoziali (APERTI e PIP)?
- istituitI per mezzo della contrattazione collettiva del lavoro (→ da qui fondi “negoziali”)
- l’ adesione al fondo è riservata ad un collettivo di destinatari precisamente delimitato, aventi identiche caratteristiche, e rappresentato dalla contrattazione collettiva istitutrice del fondo medesimo (→ da qui fondi “chiusi);
- adesione esclusivamente collettiva;
- l’adesione di familiari a carico è consentita solo se lo statuto del fondo lo prevede e se il lavoratore di cui sono a carico è iscritto a sua volta;
- consistono in Fondazioni o Associazioni.
Fondi non negoziali (aperti e PIP):
- istituiti da banche, compagnie di assicurazione, SIM (società di intermediazione mobiliare) o SGR (società di gestione del risparmio) (→ fondi “non negoziali”);
- l’adesione al fondo è, appunto, “aperta”, nel senso che non vi è un ambito predefinito di soggetti, ma possono iscriversi tutti coloro che intendano costruirsi una rendita integrativa della pensione di base, indipendentemente dalla propria situazione lavorativa;
- adesione individuale (salvo il caso dei fondi aperti che amettono anche un’adesione su base collettiva per i lavoratori dipendenti);
- l’adesione dei familiari a carico è sempre ammessa a prescindere dal fatto che il soggetto di cui sono a carico sia a sua volta iscritto;
- consistono in patrimoni di destinazione, autonomi e separati, all’interno della società o ente che li ha istituiti.
Che differenza c'è tra i fondi aperti ed i PIP?
- istituiti da banche, compagnie di assicurazione, SIM (società di intermediazione mobiliare) o SGR (società di gestione del risparmio);
- consistono in patrimoni autonomi e separati, all’interno della società o ente che li ha istituiti;
- possono prevedere la possibilità di aderire sia individualmente, a prescindere dalla condizione lavorativa, che collettivamente; in quest’ ultimo caso l’adesione deve essere prevista dal contratto collettivo o accordo aziendale (come nei fondi chiusi/negoziali).
PIP (Piani Individuali pensionistici):
- istituitI esclusivamente da imprese assicurative;
- consistono in contratti di assicurazione sulla vita di ramo I (polizze tradizionali sulla durata della vita umana) e/o ramo III (polizze “Unit-linked)”;
- prevedono unicamente un’adesione su base individuale.
Sia i fondi aperti che i PIP, però, devono obbligatoriamente assumere la forma giuridica del patrimonio di destinazione, separato e autonomo, nell’ ambito della medesima società o ente che li ha istituiti. Questo è previsto a tutela delle risorse degli aderenti, destinabili alla sola pensione complementare dei medesimi.
Qual'è la funzione dei fondi pensione?
Tuttavia, sono forme di risparmio che possono soddisfare ulteriori esigenze:
- l’iscritto, a fronte di taluni bisogni che insorgano nella fase di accumulo presso il fondo, può richiedere delle anticipazioni o il riscatto (parziale o totale) della posizione;
- nell’ambito dei fondi pensione NON NEGOZIALI (fondi APERTI E PIP), l’ adesione è aperta a chiunque voglia costruirsi una rendita pensionistica, a prescindere dalla propria situazione lavorativa.
Che differenza c'è tra fondi a contribuzione definita e fondi a prestazione definita?
Il fondo pensione a prestazione definita è l’opposto: l’ entità della contribuzione da versare non è predeterminata mentre l’ ammontare delle prestazioni pensionistiche finali è fissato a priori. Questa tipologia di regime gestionale, ormai in disuso, è riservato ai soli lavoratori autonomi o liberi professionisti, con esclusione dei lavoratori dipendenti o altre categorie di aderenti.
Cos'è la pensione di base?
Come è cambiata la previdenza pubblica?
Quali sono i pilastri del sistema previdenziale?
Cos’ è il sistema retributivo?
Cos'è il sistema contributivo?
- integralmente ai lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995;
- per gli anni di contribuzione successivi al 31 dicembre 1995 per il lavoratore che alla medesima data ha un’ anzianità contributiva minore di 18 anni e superiore a 0;
- per gli anni di contribuzione successivi al 1 gennaio 2012 per il lavoratore con un’ anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 superiore a 18 anni.
Questo sistema calcola l’ammontare della pensione pubblica sulla base dei contributi versati durante gli anni di lavoro.
Cos'è il sistema misto?
In sostanza esso prevede:
- calcolo con metodo retributivo per le anzianità maturate al 31 dicembre 1995
- calcolo con metodo contributivo per le anzianità successive al 31 dicembre 1995.
Con la Riforma Fornero, il metodo misto trova applicazione anche per i lavoratori precedentemente ammessi all’ integrale calcolo della pensione con metodo retributivo (ossia lavoratori con 18 anni o + di anzianità al 31 dicembre 1995)→ e per i quali trova applicazione:
- il calcolo con metodo retributivo per le anzianità al 31 dicembre 2011
- il calcolo con metodo contributivo per le anzianità successive al 31 dicembre 2011.
Quali sono le forme di previdenza complementare?
Cosa sono i Fondi pensione?
Costituiscono il sistema di previdenza complementare e sono soggetti, date la loro funzione e rilevanza sociale, a particolari norme di funzionamento e di controllo.
Cosa sono i Fondi chiusi?
Cosa sono i Fondi aperti?
Cosa sono i PIP?
Che differenza c'è tra i fondi negoziali (CHIUSI) ed i fondi non negoziali (APERTI e PIP)?
- istituitI per mezzo della contrattazione collettiva del lavoro (→ da qui fondi “negoziali”)
- l’ adesione al fondo è riservata ad un collettivo di destinatari precisamente delimitato, aventi identiche caratteristiche, e rappresentato dalla contrattazione collettiva istitutrice del fondo medesimo (→ da qui fondi “chiusi);
- adesione esclusivamente collettiva;
- consistono in Fondazioni o Associazioni;
Fondi non negoziali (aperti e PIP):
- istituiti da banche, compagnie di assicurazione, SIM (società di intermediazione mobiliare) o SGR (società di gestione del risparmio) (→ fondi “non negoziali”);
- l’adesione al fondo è, appunto, “aperta”, nel senso che non vi è un ambito predefinito di soggetti, ma possono iscriversi tutti coloro che intendano costruirsi una rendita integrativa della pensione di base, indipendentemente dalla propria situazione lavorativa;
- adesione individuale (salvo il caso dei fondi aperti che amettono anche un’adesione su base collettiva per i lavoratori dipendenti);
- consistono in patrimoni di destinazione, autonomi e separati, all’interno della società o ente che li ha istituiti.
Che differenza c'è tra i fondi aperti ed i PIP?
- istituiti da banche, compagnie di assicurazione, SIM (società di intermediazione mobiliare) o SGR (società di gestione del risparmio);
- consistono in patrimoni autonomi e separati, all’interno della società o ente che li ha istituiti;
- possono prevedere, contemporaneamente, la possibilità di aderire sia individualmente che collettivamente, in quest’ ultimo caso, al pari dei fondi chiusi/negoziali ma fermi i soggetti istitutori e, soprattutto, la possibilità di iscriversi individualmente allo stesso fondo aperto, a prescindere dalla condizione lavorativa.
PIP (Piani Individuali pensionistici):
- istituitI esclusivamente da imprese assicurative;
- consistono in contratti di assicurazione sulla vita di ramo I (polizze tradizionali sulla durata della vita umana) e/o ramo III (polizze Unit-linked);
- prevedono unicamente un’adesione su base individuale.
Sia i fondi aperti che i PIP, però, devono obbligatoriamente assumere la forma giuridica del patrimonio di destinazione, separato e autonomo, nell’ ambito della medesima società o ente che li ha istituiti. Questo è previsto a tutela delle risorse degli aderenti, destinate alla sola pensione complementare dei medesimi.
Qual'è la funzione dei fondi pensione?
Tuttavia, sono forme di risparmio che possono soddisfare ulteriori esigenze:
- l’iscritto, a fronte di taluni bisogni che insorgano nella fase di accumulo presso il fondo può richiedere delle anticipazioni o il riscatto (parziale o totale) della posizione;
- nell’ambito dei fondi pensione NON NEGOZIALI (fondi APERTI E PIP), l’ adesione è aperta a chiunque voglia costruirsi una rendita pensionistica, a prescindere dalla propria situazione lavorativa.

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