Deducibilità fiscale pensione integrativa: quanto può risparmiare un impiegato trentenne?

La scorsa settimana abbiamo pubblicato un articolo di approfondimento sul grande vantaggio della deducibilità dei contributi per chi aderisce alla previdenza integrativa. In questo articolo vedremo concretamente il risparmio fiscale di Andrea che versando al fondo pensione 150 euro mensili ne paga di tasca propria solo 109,50 euro mentre i restanti 40,50 euro glieli versa lo Stato in quanto gli vengono restituiti al momento della dichiarazione dei redditi.

Dipendente privato di 34 anni. Il caso concreto di Andrea

Andrea è un dipendente del settore privato di 34 anni che ha iniziato a lavorare a 27 anni, dopo aver concluso il percorso di studi. Andrea ha già cambiato lavoro due volte e, da un anno, lavora come impiegato commerciale con contratto a tempo indeterminato presso un’azienda del settore farmaceutico, ricevendo una retribuzione annua di 24.000 euro. Andrea ha deciso di pensare al proprio futuro in tempo tenendo in considerazione il fatto che la sua carriera lavorativa potrebbe essere caratterizzata da più cambi di lavoro e che la pensione pubblica da qui a quando avrà maturato i requisiti per andare in pensione non sarà sufficiente a mantenere lo stesso tenore di vita. Decide, quindi, di aderire alla previdenza integrativa per costruirsi una pensione di scorta versando 150 euro al mese.

Quante tasse pagherebbe Andrea non aderendo ad un fondo pensione?

Proviamo a calcolare quante tasse dovrebbe pagare Andrea non potendo sfruttare la deducibilità fiscale dei contributi versati riservata agli aderenti alla previdenza integrativa.
Andrea dovrebbe pagare 5.880€ di tasse all’anno.

A quanto ammonta il risparmio fiscale di Andrea aderendo alla previdenza integrativa?

Andrea ha deciso di aderire ad un fondo pensione e di versare ogni mese 150 euro, per un totale di 1.800 euro di contributi all’anno. Rifacendo il calcolo delle tasse che Andrea deve allo Stato vediamo che, grazie alla deducibilità dei contributi, ogni anno avrà un risparmio fiscale di ben 486 euro.
Questo beneficio acquista ancora più valore nel lungo periodo, perché aderendo ad un fondo pensione e contribuendo con costanza, una volta raggiunta l’età pensionabile il risparmio sarà notevole. Con i 150 euro al mese, nell’arco di tutta la vita lavorativa, Andrea potrà risparmiare quasi 26.000 euro di imposte. Guardando questo beneficio da un altro punto di vista, grazie alla deducibilità dei contributi, dei 150 euro mensili versati alla previdenza integrativa Andrea ne versa di tasca propria solo 109,50 mentre i restanti 40,50 euro è come se gli venissero pagati dallo Stato perché restituiti al momento della dichiarazione dei redditi.
Aderire alla previdenza integrativa, oltre a essere importante per tutelare il tuo futuro grazie alla rendita aggiuntiva, ti permetterà di pagare meno tasse. Prima si inizia e meglio è perché negli anni il vantaggio fiscale si accumula.

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