Previdenza integrativa: prosegue il trend positivo in questo 2021

In continuità con i risultati incoraggianti del primo semestre 2021, i risultati emersi nell’ultimo aggiornamento della Covip sull’andamento del mercato dei fondi pensione si confermano positivi. A settembre 2021 il numero degli aderenti è aumentato del +2,5% complessivo rispetto alla fine del 2020, raggiungendo quota 8,650 milioni di iscritti stimato, al netto delle posizioni doppie. In quest’ultimo caso gli aderenti alla previdenza integrativa superano i 9,5 milioni. Positivi anche i flussi contributivi e i rendimenti registrati in pressoché tutte le linee di investimento, con il picco del +12,2% dei comparti azionari dei PIP ramo III.

Fondi pensione: in crescita adesioni e flussi contributivi

Le adesioni continuano a crescere, soprattutto nei fondi pensione aperti (+4,3% da fine 2020), per un totale di  quasi 1,7 milioni di posizioni in totale. Seguono i fondi pensione chiusi, con un +2,8%, dettato per la metà da adesioni di tipo contrattuale e i PIP con un +2%, per un totale di iscritti rispettivamente di con 3,4 milioni e circa 3,6 milioni.

Molto incoraggiante anche l’andamento dei flussi contributivi, non solo rispetto al 2020 ma anche rispetto agli anni precedenti.  

Con specifico riguardo ai fondi pensione aperti e ai PIP, infatti, i contributi versati nel corso del 2021 ammontano rispettivamente a 1.628 milioni di euro (+13,3% dal 2020) e 2.557 milioni di euro (+8,4%).

Fonte: La previdenza complementare – principali dati statistici COVIP settembre 2021

Quanto al patrimonio gestito, considerando anche i fondi pensione preesistenti, ha superato i 208 miliardi di euro, aumentando del +5,3% da fine 2020.

Nel dettaglio:               

  • nei fondi pensione aperti pari a 27,6 miliardi (+8,9%)
  • nei PIP pari a 42,2 miliardi (+8,1%)
  • nei fondi pensione chiusi pari a 63,9 miliardi (+8,8%)

nei fondi pensione preesistenti pari a 67,7 miliardi (+2,4%).   

Fonte: La previdenza complementare – principali dati statistici COVIP settembre 2021

Rendimenti fondi pensione: si confermano positivi e superiori al TFR

I rendimenti dei fondi pensione sono positivi in tutte le forme pensionistiche e linee di investimento, con la sola eccezione dei comparti obbligazionari puri. In particolare, I PIP Ramo III hanno registrato un rendimento medio netto del +7,3%, mentre i comparti garantiti dei PIP ramo I (gestioni separate) hanno raggiunto quasi il +1%. Seguono i fondi pensione aperti con il +4,1% e i fondi pensione chiusi con il +3,1%.

Fonte: La previdenza complementare – principali dati statistici COVIP settembre 2021                                             

Considerando un orizzonte temporale di 10 anni e 9 mesi, i rendimenti sono:

  • del +3,8% per i fondi pensione aperti
  • del +3,8% per i PIP ramo III
  • del + 2,3% per i PIP ramo I
  • del +3,7% per i fondi pensione chiusi

Si tratta inoltre di valori superiori alla rivalutazione ordinaria del TFR (+2,3%), con la sola eccezione dei comparti garantiti PIP ramo I, ma che un orizzonte lungo, più appropriato per il risparmio previdenziale, torna ad essere superiore per tutte le forme pensionistiche. La rivalutazione del TFR per lo stesso periodo,  infatti, è pari a +1,9.

Questi dati, poi, vanno analizzati anche rispetto ai singoli comparti, con valori ancora maggiori soprattutto nelle linee a componente maggiormente azionaria. 

 

Fonte: La previdenza complementare – principali dati statistici COVIP settembre 2021                                             

Nel corso di questi 9 mesi dell’anno, i comparti azionari hanno registrato rendimenti medi pari al +9,4% nei fondi pensione aperti, al +12,2% nei PIP (ramo III) e al +7,4% nei fondi pensione chiusi. Seguono i comparti bilanciati, rispettivamente con il +4,4%, 5,2% e 3,4%. I comparti obbligazionari (misti) e i comparti garantiti, coerentemente con il profilo di rischio più basso, hanno registrato performance inferiori che si aggirano intorno tendenzialmente all’1%.

Su un orizzonte temporale di 10 anni e 9 mesi tutte le linee di investimento hanno valori non solo positivi ma, salvo le eccezioni dei comparti obbligazionari (nei PIP ramo III) e garantiti (nei fondi pensione aperti), superiori alla rivalutazione del TFR, come visto pari al +1,9%.

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