Contribuzione del lavoratore

A seconda del profilo del lavoratore la contribuzione al Fondo varia. Le casistiche si possono riassumere nei seguenti profili:
  • Lavoratore dipendente;
  • Lavoratore autonomo e libero professionista;
  • Lavoratore “casalingo”;
  • Lavoratore “atipico”, assunto con le tipologie contrattuali previste dal d. lgs. n. 276 del 2003 (così come modificato dal d. lgs. n. 81 del 2015 “Jobs act”);
  • Studente o titolare di reddito non da lavoro o d’impresa;
  • Pensionato (a determinate condizioni);

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Lavoratore dipendente

A quanto ammonta la contribuzione dovuta?

Il lavoratore è libero di determinare l’ammontare della propria contribuzione.
Il contributo può essere determinato:

  • in una cifra fissa;
  • in una percentuale della retribuzione presa a riferimento per il calcolo del Tfr;
  • in una cifra riferita a particolari parametri della retribuzione stessa;

Dei livelli minimi di contribuzione o percentuali fisse del salario possono essere fissati dai contratti o accordi collettivi, in caso di adesione ad un fondo chiuso o aperto su base collettiva.

Si deve sempre versare la contribuzione?
L’aderente può sospendere la contribuzione e riattivarla in qualsiasi momento.
Rimane fermo l’obbligo del versamento del TFR eventualmente conferito.
La somma da versare resta invariata nel tempo?
La misura della contribuzione scelta al momento dell’adesione può essere modificata nel tempo (ad esempio può variare la percentuale dello stipendio che si vuole versare o varia anche lo stipendio stesso).
I contributi versati dove confluiscono?
L’aderente sceglie il comparto di investimento, tra quelli proposti dal fondo, in cui far confluire i flussi contributivi. Può, inoltre, decidere di suddividerli tra i diversi comparti di investimento all’interno della stessa forma pensionistica, nonché scegliere le modalità attraverso le quali può trasferire l’intera posizione individuale ad uno o più comparti.

Lavoratore autonomo e libero professionista

A quanto ammonta la contribuzione dovuta?
Il lavoratore è libero di determinare l’ammontare della propria contribuzione e la frequenza di versamento. Il contributo può essere determinato:
  • in una cifra fissa;
  • in una percentuale del reddito d’ impresa o di lavoro autonomo dichiarato ai fini IRPEF, relativo al periodo di imposta precedente;
Si deve sempre versare la contribuzione?
L’aderente può sospendere la contribuzione e riattivarla in qualsiasi momento.
La somma da versare resta invariata nel tempo?
La misura della contribuzione scelta al momento dell’adesione può essere modificata nel tempo.
I contributi versati dove confluiscono?

L’aderente sceglie il comparto di investimento, tra quelli proposti dal fondo, in cui far confluire i flussi contributivi. Può, inoltre, decidere di suddividerli tra i diversi comparti di investimento all’interno della stessa forma pensionistica, nonché scegliere le modalità attraverso le quali può trasferire l’intera posizione individuale ad uno o più comparti.

Lavoratore “casalingo”

Chi è considerato "lavoratore casalingo"?
E’ un lavoratore casalingo chi rientra tra i soggetti che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari di cui al d. lgs. n. 565 del 1996.
Come può contribuire al fondo?
Ci sono due modalità di contribuzione:
  1. contribuzione diretta: il versamento viene fatto direttamente dal lavoratore e può avere una periodicità saltuaria anziché fissa
  2. contribuzione “per abbuono”: il lavoratore può delegare il centro servizi o la Banca o società che emette la carta di credito o di debito, al versamento, con cadenza mensile o trimestrale, di un “abbuono” accantonato a seguito di acquisti fatti con bancomat o altra modalità nei centri vendita convenzionati. Chi esegue il pagamento deve essere la stessa persona titolare della forma pensionistica complementare.
La somma da versare resta invariata nel tempo?

La misura della contribuzione scelta al momento dell’adesione può essere modificata nel tempo.

I contributi versati dove confluiscono?

L’aderente sceglie il comparto di investimento, tra quelli proposti dal fondo, in cui far confluire i flussi contributivi. Può, inoltre, decidere di suddividerli tra i diversi comparti di investimento all’interno della stessa forma pensionistica, nonché scegliere le modalità attraverso le quali può trasferire l’intera posizione individuale ad uno o più comparti.

Lavoratore c.d. “atipico”

A quanto ammonta la contribuzione dovuta?
Il lavoratore è libero di determinare l’ammontare della propria contribuzione, in cifra fissa, al momento dell’adesione.
Si deve sempre versare la contribuzione?
L’aderente può sospendere la contribuzione e riattivarla in qualsiasi momento.
La somma da versare resta invariata nel tempo?

La misura della contribuzione scelta al momento dell’adesione può essere modificata nel tempo.

Sono previste altre modalità di contribuzione?
Il regolamento del fondo pensione può, ma solo facoltativamente, ammettere una contribuzione per “abbuoni” al pari del lavoratore “casalingo”.

Studente o non titolare di reddito da lavoro o d’impresa

A quanto ammonta la contribuzione dovuta?
L’ammontare della contribuzione è liberamente determinabile, in cifra fissa, al momento dell’adesione.
Chi può provvedere al versamento del contributo?
La contribuzione può essere effettuata dall’ aderente personalmente, ovvero, dal soggetto di cui è fiscalmente a carico (come, ad esempio, da un genitore); non è richiesto, inoltre, che la persona di cui è a carico sia a sua volta iscritta (salvo nei fondi chiusi).
Inoltre, nel caso in cui provveda il soggetto cui l’iscritto è a carico, lo stesso potrà dedurre dal proprio reddito dichiarato ai fini IRPEF i contributi versati al Fondo in favore dell’aderente a carico, entro il tetto massimo di 5.164,57 euro annui.
La somma da versare resta invariata nel tempo?

La misura della contribuzione scelta al momento dell’adesione può essere modificata nel tempo.

Si deve sempre versare la contribuzione?
L’aderente può sospendere la contribuzione e riattivarla in qualsiasi momento.

Pensionato

Un pensionato può aderire e contribuire ad un fondo?
Un pensionato non può aderire se è titolare di una pensione di vecchiaia, può, invece, se ha una pensione anticipata o di invalidità a condizione che l’adesione avvenga almeno un anno prima del compimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia nel regime di previdenza obbligatoria a cui appartiene.
Allo stesso modo, può continuare a contribuire al Fondo, purchè abbia già una posizione aperta presso il fondo almeno un anno prima della data di pensionamento.

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