Trent’anni, un bel po’ di coraggio e un rifugio per le proprie passioni

Oggi il Corriere della Sera riporta la storia di Martina e Andrea, due giovani trentenni che come tanti altri si sono laureati, hanno iniziato a lavorare ma che si sono contraddistinti per il proprio coraggio: lasciare il posto fisso per inseguire la propria passione, nel caso di Martina, e il suo amore, nel caso di Andrea. Lei insegnante di italiano nei licei tedeschi di Bressanone e Merano e lui assunto a tempo indeterminato all’azienda di soggiorno di Bolzano, hanno deciso di “mollare” tutto e di intraprendere insieme un nuovo cammino, prendendo in gestione un Rifugio in montagna, a 1.073 m sopra al frastuono della città.

Questa è una di quelle storie che solo a leggerla mette il buonumore e che ci porta lontano con il pensiero, lassù tra le montagne. Per qualche istante interrompe il flusso delle incombenze quotidiane e ci fa riflettere, facendo percepire appieno la netta sensazione che quando si effettua una scelta, per quanto coraggiosa e audace essa sia, questo si riveli sempre e comunque un bene per noi stessi e per chi ci sta attorno.

La quotidianità è fatta di tante decisioni e anche le più piccole possono rivelarsi utili per migliorare la propria giornata, o il proprio domani. Martina è stata curiosa, si è voluta guardare attorno esplorando le sue amate montagne e, quale appassionata di ristorazione, ha trovato il suo “rifugio” di felicità.

Affinché ciò che desideriamo accada bisogna essere curiosi e coraggiosi come loro, diventare attori della propria vita e non lasciare che il tempo scorra attendendo che le cose accadano da sé, perché quasi sempre dipende solo da noi e dalle nostre scelte.

Non è mai troppo presto per pensare al tuo futuro

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