Come aiutare tuo figlio con la pensione integrativa

come aiutare tuo figlio con la pensione integrativa
Sei un genitore con un figlio minore, o di 20 anni che studia all’università, o ancora, con un figlio di 30 anni che è ai primi anni della sua carriera. Come puoi  sostenerlo per il suo futuro? Aiutandolo a costruirsi una pensione integrativa.

Anche se ancora molto giovane non è mai troppo presto per costruire una pensione integrativa, anzi, più tempo si ha a disposizione maggiore è il risparmio che si accumula e minori sono gli sforzi per ottenere una cospicua somma aggiuntiva alla pensione pubblica.

Puoi sostenere tuo figlio, nelle diverse fasi della sua vita, in due modi:

1. Aprendo una posizione presso un fondo pensione a suo nome.

Di seguito ti proponiamo tre esempi su come puoi sostenerlo per costruirsi una pensione integrativa, con grandi vantaggi fiscali per entrambi

  • minore
  • studente
  • neoassunto

2. Utilizzando il tuo risparmio pensionistico, se sei iscritto alla previdenza integrativa, avvalendoti delle flessibilità messe a disposizione dallo strumento.

Anche qui ti illustriamo tre casi che dimostrano come la tua pensione integrativa può far fronte alle esigenze di tuo figlio:

 

  • spese universitarie
  • acquisto della prima casa
  • reversibilità della pensione

La pensione integrativa a nome di tuo figlio

1. Sono un giovane genitore con un figlio minore: lo posso iscrivere ad un fondo pensione.

Può essere iscritto alla previdenza complementare anche un figlio minore. I fondi pensione aperti e i PIP, infatti, non prevedono limiti all’adesione non solo per quanto riguarda la situazione lavorativa, ma anche rispetto alla possibilità di iscrivere soggetti fiscalmente a carico come un figlio minore.

Ovviamente, pensare alla sua pensione potrebbe sembrare prematuro, ma risparmiare per un figlio in un fondo pensione, conviene:

  • fiscalmente come nessun altro strumento di risparmio, grazie alla deducibilità dei contributi versati in favore del soggetto fiscalmente a carico: essendo fiscalmente a tuo carico (anche se al 50%), puoi avvalerti tu stesso del grande vantaggio fiscale della previdenza integrativa. I contributi che versi in suo favore li puoi dedurre dal reddito dichiarato ai fini IRPEF nel limite di 5.164,57 euro annui, con conseguenti minori imposte da versare.
  • una volta economicamente indipendente avrà già un buon capitale di partenza; scopri come ha fatto Tommaso.
  • è uno strumento flessibile, che quindi consente di utilizzare le risorse accumulate per importanti esigenze, come gli studi universitari o l’acquisto di una prima casa.

E i nonni, possono aiutare i propri nipoti a costruirsi una pensione? Certamente sì: ecco l’esempio di Camilla.

2. Ho un figlio studente di 20 anni: come aiutarlo? Iscrivendolo ad un fondo pensione come soggetto fiscalmente a carico

Sei un genitore con un figlio ventenne, non ancora economicamente autonomo perchè studente universitario o con “lavoretti” saltuari che non gli consentono di risparmiare con costanza. Cosa fare per la sua pensione integrativa?

Anche in questo caso puoi iscriverlo ad un fondo pensione aperto o a un piano individuale pensionistico – PIP come “soggetto fiscalmente a carico”. In questo modo il vantaggio è doppio:

  • tuo figlio inizia a costruire la sua pensione integrativa
  • tu risparmi sulle imposte IRPEF deducendo dal reddito dichiarato quanto versato nel fondo pensione a suo favore

Avendo a disposizione un orizzonte temporale molto lungo, lo strumento adatto, tra quelli messi a disposizione dal fondo pensione, è un comparto azionario. Si tratta di una linea di gestione prevalentemente orientata in investimenti azionari, consigliata, quindi, nel lungo termine perché statisticamente offre rendimenti maggiori rispetto alle linee a componente obbligazionaria.

Una volta divenuto economicamente autonomo, potrà continuare a contribuire lui stesso o, se lo ritiene, trasferire quanto accumulato in un altro fondo pensione a sua scelta.

3. Ho un figlio di 25 anni ed è un neo-assunto: puoi aiutarlo a contribuire al suo fondo pensione

Se tuo figlio ha appena iniziato a lavorare, pur non essendo più fiscalmente a tuo carico, lo puoi aiutare a costruire la sua pensione integrativa versando dei contributi aggiuntivi. In questo caso, la deducibilità fiscale sarà interamente a suo favore. Trattandosi di un lavoratore di prima occupazione, inoltre, ha un vantaggio fiscale ulteriore:
  • nei primi 5 anni di partecipazione al fondo pensione, il tetto massimo di deducibilità sarà quello quello ordinario di 5.164,57€ annui.
  • a partire dal sesto anno e per i successivi venti anni di partecipazione è consentito un “bonus” di deducibilità, di ammontare massimo di 2.582,29€ annui, che si aggiungono al tetto massimo ordinario di 5.164,57€.

Come funziona l’agevolazione fiscale per la prima occupazione?

Si accede al bonus di deducibilità per la parte non versata al fondo pensione nei primi 5 anni di occupazione rispetto al tetto annuale di deducibilità di 5.164,57 euro.

Ad esempio, se dei 5.164,57 euro a disposizione se ne sono versati 2.000 euro per ogni anno, in 5 anni si sono accumulati 15.822,85 euro di deducibilità non sfruttata (5.164,57 – 2.000,00 = 3.164,57 x 5).

Quando e come usare questo bonus di deducibilità di 15.822,85 euro? Si può usare negli anni tra il sesto e il ventesimo in cui verserai contributi annuali superiori al tetto ordinario di 5.164,57 euro. In quegli anni la deducibilità è estesa di 2.582,29 euro annui  fino ad esaurimento dei 15.822,85 euro a disposizione.

Per tuo figlio, quindi, la tua contribuzione aggiuntiva è ancora più utile in questi anni in cui può avvalersi dell’agevolazione fiscale aggiuntiva.

Pensione integrativa: il tuo risparmio in un fondo pensione può aiutare tuo figlio?

Certamente sì. La tua pensione integrativa può aiutare tuo figlio per far fronte alla sue esigenze nelle diverse fasi della vita. Ecco alcuni esempi:

1. Figlio studente e spese universitarie

Sei un genitore già iscritto alla previdenza integrativa. Il tuo risparmio previdenziale, se necessario, può essere utilizzato per aiutare tuo figlio.

Uno studente, per esempio, può essere supportato nel suo percorso universitario: come? Richiedendo al proprio fondo pensione delle anticipazioni su una parte del capitale accumulato. In questo caso, la richiesta rientra nella causa generica di anticipazione, cioè, per qualsiasi esigenza, e il limite richiedibile è pari al 30%. Se per esempio si sono accumulati 100.000 euro si possono richiedere fino a 30.000 euro.

2. Figlio di 30 anni e acquisto della prima casa

Se tuo figlio ha 30 anni ed è agli inizi della sua carriera lavorativa, potrebbe avere bisogno di un sostegno per l’acquisto di una casa. La previdenza complementare prevede una specifica richiesta di anticipazione proprio per l‘acquisto della prima casa di abitazione, non solo per sé, ma anche per i figli. In questo caso il limite è del 75% della posizione accumulata.

In ogni caso, è consigliabile intaccare il proprio risparmio pensionistico solo quando:

  • si è iniziato presto a risparmiare o comunque si ha un buon capitale accumulato.
  • si ha a disposizione abbastanza tempo per continuare a contribuire al fondo pensione, reintegrando le anticipazioni a tutela della propria pensione integrativa futura.

Le anticipazioni, inoltre, possono essere reintegrate in qualsiasi momento  recuperando le tasse pagate. Approfondisci l’argomento sulla nostra guida pensione.

3. Reversibilità della pensione integrativa

La pensione integrativa non viene persa in caso di prematura scomparsa dell’aderente. Se accade mentre l’aderente sta contribuendo, il capitale risparmiato fino a quel momento è riscattato dagli eredi o dagli altri beneficiari. Se l’iscritto era già pensionato e stava percependo la pensione integrativa ed era stata fatta la scelta di rendita pensionistica reversibile, questa continua ad essere erogata al coniuge o altro beneficiario.

In ogni caso, la pensione integrativa è esente dalle tasse di successione.

Costruire il proprio futuro è importante! Con la pensione integrativa puoi pensare anche alla pensione di tuo figlio e sostenerlo in tutte le fasi della sua vita.

 

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