Fondo pensione: sei libero di scegliere quanto versare per costruirti la pensione

Quando si parla di un risparmio di lungo periodo, come quello in un fondo pensione, nasce spontanea la domanda se riusciremo a proseguire con i versamenti in maniera continuativa. Gli impegni che bisogna affrontare giornalmente sono molti e nel corso della vita si possono presentare spese o incassi extra, più o meno consistenti, che modificano la capacità di contribuzione iniziale. Quali sono le flessibilità che offre il sistema di previdenza integrativa in fase di contribuzione?

Fondo pensione: libera scelta dell’ammontare e della frequenza dei versamenti

Il fondo pensione offre agli aderenti la massima flessibilità in fase di adesione e in quelle successive, prevedendo la possibilità di scegliere liberamente:

  • l’importo dei versamenti più in linea con la propria capacità di risparmio
  • la frequenza dei versamenti più in linea con le proprie esigenze (versamenti mensili, trimestrali, semestrali, annuali o anche una tantum)
  • se modificare o sospendere la contribuzione

La scelta sull’ammontare e sulla frequenza dei versamenti, quindi, non è vincolante in quanto può essere modificata nell’arco di tutto il periodo di contribuzione al fondo così da mantenerla sempre in linea con la propria capacità di risparmio e con le proprie esigenze. Ad esempio, se hai una somma extra, puoi sempre decidere di destinarla alla previdenza integrativa attraverso dei versamenti aggiuntivi. Allo stesso modo, nel caso di periodi in cui hai minori risorse a disposizione, puoi diminuire l’importo dei versamenti da destinare al fondo pensione.

 

Contribuzione fondo pensione: possibilità di sospendere i versamenti

Oltre alla possibilità di variare l’ammontare dei versamenti, la previdenza integrativa offre anche la possibilità di sospenderli: Massimiliano sta per acquistare casa e ha dunque deciso di sospendere momentaneamente la contribuzione al fondo pensione al fine di far fronte alle spese extra che si prospettano in vista di questo acquisto. Nonostante la sospensione dei versamenti la sua posizione presso il fondo pensione continuerà a essere gestita e a generare rendimenti. Tra qualche anno, una volta sistemata la questione della casa, Massimiliano potrà riprendere in qualsiasi momento i versamenti, decidendo liberamente gli importi e la frequenza in modo da continuare a costruirsi la sua pensione di scorta.

 

Flessibilità fondo pensione: l’esempio di Massimiliano

Vediamo, attraverso l’esempio di Massimiliano, dipendente di 34 anni che ha aderito a un fondo pensione subito dopo aver concluso gli studi all’età di 25 anni, come può variare la capacità di contribuire in un fondo pensione nell’arco della propria vita e quali flessibilità offre la previdenza complementare. Massimiliano aveva deciso di iniziare a costruirsi una sicurezza economica in più per il post lavoro versando 50 euro al mese e destinando il TFR alla previdenza complementare

Dopo due anni di contribuzione, a seguito di un aumento del proprio reddito da 24.000 euro lordi all’anno a 28.000 euro e di una conseguente maggiore stabilità economica, ha deciso di variare l’importo dei propri contributi versando, in un’unica soluzione, 1.500 euro all’anno.

Massimiliano sta per acquistare casa e ha dunque deciso di sospendere momentaneamente la contribuzione al fondo pensione al fine di far fronte alle spese extra che si prospettano in vista di questo acquisto. Nonostante la sospensione dei versamenti la sua posizione presso il fondo pensione continuerà a essere gestita e a generare rendimenti. Tra qualche anno, una volta sistemata la questione della casa, Massimiliano potrà riprendere in qualsiasi momento i versamenti, decidendo liberamente gli importi e la frequenza in modo da continuare a costruirsi la sua pensione di scorta.

Versamenti fondo pensione: fino a 5.164,57€ deducibili

I versamenti nel fondo pensione sono deducibili fiscalmente dal reddito IRPEF fino a ben 5.164,57 euro annui. Quindi, grazie all’abbattimento dell’imponibile fiscale sono dovute meno imposte IRPEF. Il beneficio che si può ottenere con la deducibilità varia a seconda dello scaglione di reddito lordo di riferimento.

Ecco alcuni esempi di contribuzione al fondo pensione, deduzione e conseguente risparmio fiscale

In sostanza, il risparmio fiscale corrisponde all’ultima aliquota IRPEF di riferimento., quindi, entro il primo scaglione pari al 23% dei 1.000 euro d’esempio versati annualmente e così via.

Versamenti fondo pensione oltre i 5.164,57€ 

Chi ha la possibilità può versare nel fondo pensione anche oltre il limite di 5.164,57 euro di deducibilità annuale. In questo caso come funziona il risparmio fiscale?

Le somme versate entro il tetto annuale vengono portate in deduzione, per le somme eccedenti è previsto un altro beneficio fiscale:  non saranno tassate al momento del pensionamento. Tutto quello che è stato versato negli anni oltre il limite di deducibilità si cumula e quell’importo non entrerà nella  base imponibile per il calcolo della pensione integrativa.

I contributi eccedenti e non dedotti vanno comunicati al proprio fondo pensione tramite “La comunicazione dei contributi non dedotti”, entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui sono stati effettuati i versamenti.

Per esempio, chi versa nel fondo 7.000 euro annui, potrà dedurre dal reddito 5.164,57 euro e dovrà comunicare al proprio gestore di non aver dedotto 1.853,43 euro che non saranno più tassati.

Vuoi maggiori informazioni?

Un nostro esperto è a tua disposizione gratuitamente e senza impegno.

Ti potrebbero interessare