Pensioni, servono atteggiamenti proattivi

Il mese di settembre ha visto la ripartenza di scuole, asili, università oltre alla riapertura dei tavoli tra Stato e le parti sociali al fine di riprendere, tra gli altri, anche il tema pensionistico, in parte abbandonato nei mesi più caldi dell’emergenza Covid-19.

Scuola, disoccupazione e pensioni rappresentano tre diverse sfumature di un unico problema: la sostenibilità del nostro sistema pensionistico pubblico. Come indicato da Milano Finanza in un articolo pubblicato il 5 settembre scorso, garantire un’adeguata scolarizzazione alle attuali generazioni di giovani consentirà di prepararli al meglio per il mondo del lavoro e di conseguenza prevenire la diffusione della disoccupazione e delle carriere discontinue. Un’elevata occupazione giovanile è d’altro canto essenziale per continuare a rendere sostenibile il nostro sistema pensionistico a ripartizione in cui i contributi versati dai giovani lavoratori consentono di pagare le pensioni di chi è ormai uscito dal mondo del lavoro. Si tratta dunque di un “ciclo” il cui funzionamento è essenziale per tutti: giovani, adulti e anziani. Coloro che non vogliono correre rischi e desiderano correre ai ripari hanno la possibilità, grazie alla previdenza integrativa, di costruirsi da sé una sicurezza economica in più per il proprio futuro pensionistico.

La pensione: una delle preoccupazioni maggiori

Il problema pensionistico è molto sentito nel nostro Paese tuttavia, a questa preoccupazione non seguono azioni concrete volte a individuare una soluzione positiva in grado di tutelare il futuro tenore di vita da pensionati. Ecco quanto emerge da un sondaggio volto a capire l’impatto della pandemia sul risparmio e condotto da Moneyfarm su un campione di 1.380 individui maggiorenni e residenti in Italia.

Tra le preoccupazioni maggiori emerse dal sondaggio risultano esserci per il:

  • 55% poter sistemare i figli (tra coloro che hanno figli)
  • 46% la pensione
  • 29% il lavoro

 

Nonostante il 46% del campione si dichiari molto preoccupato in merito al proprio futuro pensionistico, ben il 42% degli intervistati risulta essere sprovvisto di una soluzione di previdenza integrativa e questa percentuale sale addirittura al 60% tra i giovani.

Oltretutto, una gran parte degli intervistati ha dichiarato di non essersi mai informato su quando andrà in pensione o sull’importo della propria futura pensione pubblica.

Costruirsi da sé una pensione di scorta: obiettivo 90%

Per tutelare il proprio futuro tenore di vita l’informazione è essenziale e il primo passo è senz’altro stimare la propria futura situazione pensionistica, scoprire il futuro gap previdenziale, cioè la differenza tra ultimo reddito percepito da lavoratori e assegno pensionistico e, infine, capire come colmarlo grazie alla previdenza integrativa.

La soluzione al problema pensionistico quindi c’è, ed è la previdenza integrativa. Come riportato dal quotidiano Milano Finanza “il segreto, risorse permettendo, è iniziare il prima possibile”. A sostegno di ciò il quotidiano ha pubblicato un’interessante proiezione elaborata dalla società di consulenza Progetica in cui, sulla base delle diverse tipologie lavorative (lavoratori dipendenti o lavoratori autonomi) e fasce di età di inizio contribuzione (rispettivamente 25, 35, 45, 55) vengono stimati i versamenti necessari ad ottenere una pensione integrativa in grado di coprire il 90% dell’ultimo reddito percepito dal lavoratore assieme alla pensione pubblica.

Come emerge dalle proiezioni, prima si inizia minori saranno gli sforzi per raggiungere il proprio obiettivo previdenziale:
  • un lavoratore dipendente che percepisce uno stipendio pari a 1.000€ netti mensili potrà integrare la propria pensione pubblica versando in un comparto azionario del fondo pensione contributi pari a 22 euro mensili;
  • iniziando 20 anni più tardi, un lavoratore dipendente di 45 anni con stipendio pari a 1.800€ netti mensili dovrà versare 437 euro nel comparto azionario del suo fondo per raggiungere l’obiettivo 90%

 

Agire in modo tempestivo e fin dall’inizio della propria carriera lavorativa è fondamentale per potersi garantire un tenore di vita adeguato una volta raggiunta l’età pensionabile. Non rimandare, inizia a costruirti da oggi la tua pensione di scorta.  

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