Riforma pensioni 2019: in arrivo il decreto attuativo

Nei prossimi giorni approderà al consiglio dei Ministri il decreto legge attuativo della riforma pensionistica. La legge di bilancio per il 2019, infatti, dopo aver istituito il Fondo “per la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani”, che ha stanziato le risorse economiche necessarie fino al 2024, ha demandato ad appositi provvedimenti normativi l’attuazione di tutti gli interventi previsti. Quali saranno, quindi, le principali novità per le pensioni nel corso del 2019?

Come emerge dalla denominazione del Fondo stesso, l’attenzione è rivolta a diverse forme di pensionamento anticipato.

Ape sociale: prorogata fino al 31 dicembre 2019

La misura dellAPE sociale, l’anticipo pensionistico a carico dello Stato introdotto in via sperimentale nel 2017, è stata prorogata per un altro anno, fino al 31 dicembre 2019 al pari dell’APE volontario.

Anche quest’anno, quindi, determinate categorie di lavoratori in difficoltà potranno richiedere all’INPS un anticipo della pensione rispetto ai normali requisiti per accedere a quella di vecchiaia, che da quest’anno richiede un’età anagrafica di 67 anni. I requisiti per l’APE sociale restano gli stessi:

  • avere almeno 63 anni d’età e determinati anni di contributi a seconda dei casi (30 anni o 36 anni)
  • aver cessato la propria attività lavorativa
  • rientrare in una delle quattro casistiche di bisogno:
  1. Disoccupazione: lavoratori disoccupati che hanno già usufruito e esaurito il periodo di erogazione degli ammortizzatori sociali (ad esempio la disoccupazione o NASPI) e hanno maturato almeno 30 anni di contributi;
  2. Assistenza ai familiari: lavoratori che assistono familiari con disabilità grave e che hanno maturato 30 anni di contributi;
  3. Lavoratori con disabilità: lavoratori con invalidità di almeno il 74%, che hanno maturato 30 anni di contributi;
  4. Lavori usuranti: lavoratori che svolgono specifiche mansioni considerate gravose e che hanno maturato 36 anni di contributi.

Viene prorogata anche l’ape sociale donna, introdotta nel 2018, che prevede lo sconto di un anno di contributi per le lavoratrici madri per ciascun figlio fino ad un massimo di riduzione complessiva di due anni di contributi.

Opzione Donna: proroga nel 2019

La misura di pensionamento anticipato per le lavoratrici sarà prorogata anche per il 2019. Potranno fare domanda all’INPS le lavoratrici dipendenti con 59 anni di età, o 60 anni se lavoratrici autonome, nate quindi rispettivamente entro il 31 dicembre 1959 o il 31 dicembre 1958 e con un’anzianità contributiva di almeno trentacinque anni.

La condizione, anche in questo caso, è il calcolo integrale della pensione con metodo contributivo anziché in parte con metodo retributivo (che sarebbe  più favorevole).

Pensione anticipata: stop agli adeguamenti alla speranza di vita

Per quest’anno nessun aumento degli anni di contributi necessari per accedere alle pensione anticipata, quella cioè che prescinde dall’età anagrafica e richiede una determinata anzianità contributiva. Per accedervi, quindi, sono confermati i 41 anni e 10 mesi  di contributi per le donne e un anno in più per gli uomini. La pensione di vecchiaia, invece, passa dai 66 anni e 7 mesi del 2018 ai 67 anni di età.

Quota 100 a partire dal 1 aprile in via sperimentale per tre anni

La misura prevede la possibilità di richiedere la pensione, in via anticipata rispetto ai requisiti ordinari, con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi. Chi li ha maturati entro il 31 dicembre 2018, potrà richiedere la pensione con quota 100 dal 1 aprile 2019, che è la prima data utile, chi dal 1 gennaio 2019 in poi nei tre mesi successivi al raggiungimento dei requisiti. Per i dipendenti pubblici, invece, la decorrenza è di sei mesi e la prima data utile sarà quella del 1 luglio 2019, al raggiungimento della quota 100 entro il 31 marzo 2019.
In attesa del decreto definitivo, appare già evidente che per il 2019 non mancheranno le vie per accedere alla pensione, soprattutto per chi è prossimo a raggiungere i requisiti previsti.

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