Sistemi pensionistici globali: premiati i Paesi con la previdenza integrativa più diffusa

Con il 2018 si compie anche il decimo anno di Melbourne Mercer Global Pension Index (MMGPI), Società di consulenza che offre il più completo confronto tra i sistemi pensionistici a livello globale. Con l’occasione è stato pubblicato anche il consueto report che quest’anno esamina i sistemi previdenziali di 34 Paesi sulla base di oltre 40 indicatori, articolati in tre parametri principali di valutazione:
  • adeguatezza, che incide per il 40%, e prende in considerazione elementi come il livello delle prestazioni pensionistiche
  • integrità,  che incide per il 25%, in cui si considerano fattori come la normativa e il livello di fiducia dei cittadini
  • sostenibilità, che incide per 35%, che include aspetti demografici e macroeconomici, come la contribuzione dei lavoratori, la longevità e il debito pubblico.

I risultati del report, riportati in esclusiva dal Sole 24 Ore, vedono l’Italia al ventisettesimo posto sui trentaquattro Paesi analizzati, con il punteggio complessivo di 52,8 / 100, a fronte di un punteggio medio di 60,5.

Il nostro sistema pensionistico, in particolare, ha ottenuto un buon punteggio per adeguatezza e integrità, rispettivamente 67,7 e 74,5 e superiore ai punteggi medi (61,1 per l’adeguatezza e 71,6 per l’integrità).

Il tallone d’Achille per il nostro Paese resta la sostenibilità. In particolare, per un sistema a ripartizione come quello italiano, il report suggerisce di:

  • limitare l’accesso anticipato alla pensione pubblica
  • favorire la partecipazione al lavoro
  • ridurre il debito pubblico.

Rispetto al 2017, però, l’Italia è migliorata grazie a due fattori principali:

  1. è aumentato in numero di occupati nella fascia d’età tra i 55 e 64 anni d’età ci sono più lavoratori a sostegno delle pensioni correnti
  2. è aumentato il tasso di partecipazione alla previdenza integrativa maggiore è la copertura pensionistica grazie alla pensione integrativa maggiore è la sostenibilità del sistema previdenziale

Questo secondo aspetto, lo sviluppo del sistema di previdenza integrativa, è ormai diventato un elemento fondamentale per valutare l’efficienza dei sistemi pensionistici.

Premiati i Paesi con il sistema di previdenza integrativa più sviluppato

Nel report emerge chiaramente che i Paesi con una partecipazione elevata ai sistemi di previdenza integrativa sono caratterizzati dai sistemi pensionistici migliori. Nelle prime posizioni, infatti, troviamo Paesi Bassi (80,3), Danimarca (80,2) e Finlandia (74,5), dove il primo pilastro della pensione pubblica è totalmente affiancato dal secondo pilastro di pensione integrativa.

In questo modo, oltre a tutelare il tenore di vita dei cittadini e la sostenibilità del sistema previdenziale, si è in grado di affrontare un aspetto cruciale e ormai di grande attualità: la longevità della popolazione. Con una speranza di vita che si allunga i risparmi accumulati in un fondo pensione si fanno ancora più preziosi.

Ecco tutti i punteggi riportati nel report per ciascun Paese

In Italia non mancano senz’altro tutti i presupposti affinché aumentino ancora le adesioni alla previdenza integrativa: il sistema è già molto sviluppato, fiscalmente agevolato e fortemente tutelato.

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