Fondi pensione: nuove strategie per far crescere il settore a tutela dei giovani

I fondi pensione costituiscono uno strumento di risparmio fondamentale per le persone e da decenni assicurano una pensione integrativa ai lavoratori tra benefici fiscali e, soprattutto grazie all’orizzonte temporale a disposizione, una capitalizzazione retta dal meccanismo dell’interesse composto che fa crescere il capitale accumulato in maniera esponenziale contro il rischio inflazione. Non solo, i rendimenti ottenuti dai fondi pensione hanno quasi sempre superato la rivalutazione ordinaria del TFR lasciato in azienda negli ultimi venticinque anni. 

Una storia di successo, come riportato dal Corriere della Sera nel suo inserto l’Economia di lunedì appena trascorso, ma nello stesso tempo un settore messo a dura prova dalla crisi economica e dalle trasformazioni del mercato del lavoro. Come riportato nell’articolo, si rende necessaria una messa a punto agendo su tre fronti:

 

  1. incidere sul numero delle adesioni
  2. incentivare gli investimenti nell’economia reale del Paese
  3. scelte di investimento autonome e indipendenti

Il canale digitale per far crescere il numero degli iscritti alla previdenza integrativa

Il primo passo essenziale per far crescere il numero degli iscritti alla previdenza integrativa è cambiare approccio rispetto al passato, andando a coprire anche quelle categorie lavorative finora di fatto poco propense a sottoscrivere un fondo pensione, anche perché non raggiunte ed incentivate dai canali tradizionali. In particolare, nell’articolo del Corriere viene sottolineato come attualmente abbiano aderito alla previdenza integrativa poco più di un terzo della platea potenziale (8,3 milioni su quasi 26 milioni di forza lavoro). 

Come riportato anche nell’ultima relazione della Covip, l’aderente tipo al fondo pensione è un lavoratore dipendente, impiegato in un’azienda medio grande del Nord d’Italia e con redditi medio alti. Si tratta di aderenti raggiunti dalle parti sociali, laddove è quindi determinante la presenza sindacale in azienda.

Come aumentare la diffusione dei fondi pensione allora? Un semestre di adesione tacita, ad esempio, come avvenne nel 2007, non rappresenta la soluzione a livello generale. Infatti, per quanto i modelli di adesione contrattuale semiautomatici, come nel settore edile, abbiano dato risultati molto positivi da un lato e dall’altro le forme pensionistiche individuali, rivolte a chiunque, abbiano aumentato notevolmente il numero degli iscritti negli anni rispetto ai fondi chiusi di categoria, bisogna andare maggiormente incontro alle nuove figure professionali. Con i giovani lavoratori di oggi l’unico approccio vincente è quello digitale, attraverso piattaforme online e social, così da offrire una forma di risparmio previdenziale fondamentale proprio a chi ne ha più bisogno.

Gli altri due punti attengono alla gestione e ai portafogli dei fondi pensione e la strada suggerita è innanzitutto quella di incentivare gli investimenti nell’economia reale del Paese anche tramite forme di gestione diretta, così da superare i limiti e i pregiudizi alla base della scarsa diffusione di queste scelte strategiche, con risvolti positivi sia per le imprese italiane che per i risultati che si possono ottenere. Infine è fondamentale che il settore della previdenza integrativa resti svincolato dalle politiche economiche del momento, in modo tale da non esserne influenzato nella scelta della composizione dei portafogli.

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