Le risposte alle vostre domande di marzo 2021

Anche nel mese di marzo sono arrivate tante domande sul funzionamento della previdenza integrativa per la rubrica l’Esperto risponde: TFR pregresso, genitori e nonni che vogliono aiutare figli e nipoti, pensionamento e “bonus Renzi” tra i temi trattati.

Per partecipare basta inviare le vostre domande ai nostri contatti, all’indirizzo email dedicato risponde@propensione.it, o direttamente sulla nostra pagina facebook. Vi aspettiamo per chiarire i vostri dubbi sul mondo della previdenza integrativa.

Buona lettura!

TFR pregresso nel fondo pensione. Filippo ci scrive

Salve, lavoro in un’azienda dal 2003 e vorrei aderire al fondo pensione versando il TFR, posso versare anche il TFR pregresso accumulato fino adesso in azienda? Grazie mille. Filippo.

Caro Filippo,

è possibile versare il TFR nel fondo pensione senz’altro per quanto riguarda il “maturando”, cioè le quote che vai a maturare dal momento dell’adesione in poi, quindi a fronte della tua scelta il datore di lavoro dovrà provvedere in via obbligatoria. Rispetto al TFR pregresso, dipende dalle dimensioni della tua azienda:

  • se di piccole dimensioni, con meno di 50 dipendenti, puoi provare a richiedere il versamento del TFR accumulato in azienda e il datore di lavoro provvede esclusivamente su base volontaria
  • nelle aziende con più di 50 dipendenti, per il datore di lavoro dal 2007 è obbligatorio versare il TFR che i lavoratori decidano di lasciare in azienda al Fondo Tesoreria INPS e in questo caso quanto già accumulato non può essere conferito al fondo pensione (ma solo, come detto il TFR maturando). Però, per le somme accantonate prima del 2007 vale quanto detto per le aziende di piccole dimensioni e il datore di lavoro potrebbe versare il pregresso (nel tuo caso dal 2003 al 2007) nel fondo pensione, sempre su base volontaria. 

Età massima per aprire un fondo pensione. Edoardo ci scrive.

Ciao, qual è l’età massima di adesione a un fondo pensione? Grazie per la risposta. Saluti. Edoardo.

Caro Edoardo,

non c’è una vera e propria età massima per l’adesione al fondo pensione ma dipende se si è già pensionati o meno secondo le seguenti condizioni:

  • se si è pensionati in via anticipata rispetto a quella di vecchiaia (attualmente 67 anni presso l’INPS) è possibile aderire al fondo pensione purché non manchi meno di un anno al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Questo limite temporale (di un anno) non vale nel caso il pensionato in via anticipata svolga ancora un’attività lavorativa (quindi potrà aderire ad esempio anche a 66 anni e 5 mesi d’età se svolge attività lavorativa) 
  • se si è pensionati con la pensione di vecchiaia non è più possibile aderire al fondo pensione, a meno che non si svolga un’attività lavorativa; in questo caso, quindi, anche il 67enne (o +) ad esempio può aderire.

Rimandare il pensionamento nel fondo pensione, va ai miei eredi? Massimo ci scrive

Salve, sono andato di recente in pensione e non ho effettuato nessuna scelta su cosa fare del mio fondo pensione (uno fondo pensione chiuso di categoria), su cui ho fatto alcuni versamenti volontari, vorrei essere certo che in caso di mia morte il fondo comunque sia erogato agli eredi, mi potete confermare?

Questa mia scelta di restare nel fondo anche dopo la pensione la ritenete una scelta giusta o sbagliata? Grazie, Massimo.

Caro Massimo,

confermiamo che, anche se hai già raggiunto il pensionamento, puoi continuare a mantenere la tua posizione presso il fondo pensione. Questa continuerà a essere gestita secondo la linea di investimento prescelta tuttavia, trattandosi di un fondo pensione chiuso, non lavorando più non potrà fare eventuali ulteriori versamenti e ad esempio continuare a sfruttare la deducibilità fiscale. Eventualmente, se interessato a proseguire con i versamenti può valutare un trasferimento presso un nuovo gestore.

Mantenendo attiva la tua posizione presso il sistema di previdenza integrativa, senza dunque richiedere l’erogazione della prestazione finale, allora, in caso di tua scomparsa, quanto accumulato sarà riscattato al 100% dai suoi eredi legittimi o beneficiari espressamente designati.  

Per quanto riguarda la convenienza di questa scelta, se l’obiettivo è quello di utilizzare il fondo pensione come strumento di trasferimento della ricchezza intergenerazionale allora le confermiamo la validità di tale scelta.

Se invece l’obiettivo è anche quello di continuare a versare al fondo pensione così da  sfruttare ancora la deducibilità allora il consiglio è quello di trasferire la posizione presso un fondo pensione privato che le consenta di proseguire liberamente con la contribuzione. Potrebbe essere opportuno, inoltre, scegliere un comparto garantito, cioè con la garanzia di restituzione del capitale versato.

Fondo pensione e “Bonus Renzi”. Eleonora ci scrive.

Buongiorno, vorrei aderire a un fondo pensione investendo in parte reddito da lavoro e risparmi propri. Avendo un reddito annuo sui 9mila, portando in deduzione dal reddito IRPEF le somme versate al fondo scenderei sotto gli 8.174,00 euro perdendo così il “Bonus renzi”?. Cordialmente, Eleonora.

Cara  Eleonora, 

i contributi versati in un fondo pensione e deducibili fiscalmente possono incidere sul reddito IRPEF ai fini di rientrare nelle soglie del “bonus Renzi” (perché abbattono l’imponibile fiscale sotto la soglia massima prescritta) solo nel caso di adesioni collettive ad un fondo pensione aperto o chiuso di categoria; in questa tipologia di adesioni, infatti, i contributi sono versati direttamente dal datore di lavoro anche per conto del lavoratore dipendente, che quindi, come sostituto d’imposta, incide in automatico nel corso dell’anno d’imposta sulla determinazione del reddito IRPEF e delle soglie utili per rientrare nel bonus. Questo non accade, invece, nel caso di adesione individuale ad un fondo pensione aperto o PIP (piano individuale pensionistico) nel quale i versamenti al fondo sono effettuati direttamente dall’aderente. In questo caso, quindi, vale senz’altro il beneficio fiscale della deducibilità ma l’abbattimento dell’imponibile fiscale non incide ai fini di rientrare nel bonus Renzi. Da questo ricaviamo come valga tale regola anche nel caso opposto, ossia di un abbattimento dell’imponibile fiscale tale da scendere al di sotto della capienza fiscale prescritta, nonché della soglia minima utile al bonus Renzi (8.174€). Di conseguenza, presumiamo si decada dal diritto al bonus solo in caso di adesione collettiva al fondo pensione come sopra descritta, mentre resta salvo nel caso di adesione individuale. 

Propensione.it è un broker assicurativo che colloca fondi pensione e altri prodotti assicurativi, di conseguenza per una risposta certa al suo quesito le consigliamo comunque di rivolgersi al libero professionista di fiducia o ad un CAF specializzato.

Prodotto assicurativo a protezione di una figlia. Bianca ci scrive.

Carissimi, ho già un fondo pensione per mia figlia e vorrei ulteriormente proteggerla, avete un prodotto da consigliarmi? Grazie mille. Bianca.

Cara Bianca,

oltre ai fondi pensione, il prodotto assicurativo per eccellenza a protezione delle persone care è senz’altro la polizza sulla vita TCM (temporanea caso morte) che assicurerebbe a tua figlia un capitale in caso di tua prematura scomparsa. 

 

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