Le risposte alle vostre domande di novembre 2020

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Altro appuntamento con la rubrica  “l’esperto risponde” e le domande selezionate in questo mese di novembre riguardano i temi più svariati, come la deducibilità fiscale per i liberi professionisti, l’incidenza dei costi, le prestazioni in capitale della pensione integrativa e il conferimento del TFR

Da oggi sarà ancora più semplice inviarci le vostre domande: oltre ai nostri contatti e all’indirizzo email dedicato risponde@propensione.it, sulla nostra pagina facebook ci sarà un form apposito in cui inserire la richiesta. Vi aspettiamo per chiarire i vostri dubbi  sul mondo della previdenza integrativa.

Intanto buona lettura!

Costi di gestione del fondo pensione, quanto incidono? Antonio ci scrive.

Salve, vorrei sapere cortesemente a quanto incidono le spese di gestione del fondo pensione. Antonio

Caro Antonio, 

il costo di gestione varia da fondo pensione a fondo pensione. Il mercato infatti è piuttosto variegato, con prodotti costosi ovvero estremamente convenienti. Per comprendere l’incidenza dei costi sul proprio risparmio previdenziale ti consigliamo di leggere questo nostro approfondimento:

Infatti, a fronte dello stesso identico investimento prospettato ma con costi differenti, nel fondo pensione più conveniente è possibile ottenere una prestazione finale di quasi il 33% superiore.

Deducibilità fiscale e rimborso IRPEF. Edoardo ci scrive.

Buonasera! Un informazione se il fondo pensione viene stipulato da un libero professionista a p.iva, se non ho mal capito non avrà il rimborso (come un comune dipendente) in denaro bensì ha un vantaggio fiscale sul pagamento delle tasse giusto? Potrei avere delle info a riguardo? Edoardo

Caro Edoardo, 

ti confermiamo che non arriva in busta paga come i dipendenti, ma il rimborso fiscale avviene a seconda dei casi o tramite bollettino postale o invio di una nota di accredito da incassare presso la banca. Questo qualora il contribuente risulti a credito, altrimenti qualora risulti a debito, grazie alla deducibilità, quanto dovuto sarà conseguente ridotto.

Qualora il libero professionista sia in regime forfettario, trattandosi di un regime IRPEF già agevolato, in questo caso non operano i benefici fiscali delle detrazioni e deduzioni. In quel caso, i contributi versati nel fondo pensione e non dedotti vanno dichiarati annualmente al fondo stesso per renderli esenti fiscalmente in fase di erogazione della prestazione integrativa.

Fondo pensione: adesione solo se si versa un certo ammontare di contributi? Barbara ci scrive.

Qualche anno fa mi è stato detto che non valeva la pena fare il fondo pensione perché avrei potuto versare pochi contributi, è corretto? Grazie. Barbara

Cara Barbara,

ci dispiace leggere la tua vicenda, del tutto ingiusta sotto ogni punto di vista. Il fondo pensione è uno strumento di risparmio aperto a tutti che consente di determinare liberamente importo e frequenza dei versamenti, senza alcun limite minimo. In caso di necessità si possono sospendere i versamenti per poi riprenderli quando se ne avrà nuovamente la possibilità. Scegliendo il fondo pensione giusto, soprattutto dal punto di vista dei costi e la linea di investimento adatta all’orizzonte temporale a disposizione, si agevola ulteriormente la costruzione della propria pensione integrativa. Da non dimenticare inoltre il beneficio fiscale della deducibilità di quanto versato dal reddito dichiarato ai fini IRPEF, fino a ben 5.164,57 euro annui e l’opportunità per i lavoratori dipendenti di poter conferire al fondo pensione il proprio TFR maturando, anziché lasciarlo in azienda, con notevoli vantaggi soprattutto in termini fiscali e senza alcun esborso economico effettivo. 

Pensione integrativa e scomparsa del pensionato. Niccolò ci scrive.

Se morissi un anno dopo essere andato in pensione, il capitale accumulato andrebbe perso? Grazie mille. Niccolò

Caro Niccolò,

nel caso di scomparsa prima della richiesta dell’erogazione della prestazione finale quanto accumulato viene erogato agli eredi legittimi o ai beneficiari designati (vale sia nel caso prima del pensionamento pubblico che nel caso in cui pur essendo pensionati nel sistema pubblico si sia scelto di non chiedere ancora la prestazione finale e quindi l’erogazione di quanto accumulato).

Mentre in caso di scomparsa in fase di erogazione della pensione integrativa dipende dalla tipologia di rendita che si è scelto. Ad esempio se la rendita è reversibile allora questa continua ad essere erogata al coniuge o beneficiario, se è vitalizia cessa di essere erogata, se è controassicurata allora quanto residua nel fondo viene erogato sotto forma di capitale agli eredi/beneficiari.

Rendita controassicurata, quali fondi pensione la prevedono. Sempre Niccolò ci scrive.

La rendita controassicurata è l’unica in cui la parte non erogata al pensionato è erogata agli eredi. Nel caso in quali fondi pensione/PIP è possibile scegliere questa modalità? Grazie per la disponibilità. Niccolò

Caro Niccolò,

come tipologia di rendita i fondi pensione/PIP sono tenuti ad offrire in via obbligatoria esclusivamente quella “base” vitalizia immediata, mentre tutte le altre tipologie, tra cui la rendita controassicurata, sono previste in via facoltativa. A riguardo tenga conto che:

– è sempre possibile trasferire la posizione accumulata da un fondo ad un altro fino all’ultimo anche semplicemente per avvalersi delle condizioni più favorevoli di erogazione della rendita nel nuovo fondo rispetto a quello di provenienza (quindi, ad esempio perché nel nuovo fondo c’è la controassicurata

– due dei nostri fondi pensione, ossia Arca Previdenza di Arca SGR e SecondaPensione di Amundi SGR hanno stipulato delle convenzioni con delle compagnie assicurative (rispettivamente Arca Vita SpA e Crédit Agricole) che offrono la possibilità di convertire il capitale accumulato anche in rendita controassicurata

Pensionato nel fondo pensione, è possibile continuare a partecipare e versare contributi? Stefania ci scrive.

Buonasera, sono una pensionata iscritta ad un fondo pensione, volevo sapere se è possibile continuare a partecipare al fondo pensione e versare i contributi o se ci sono dei limiti temporali e/o di deducibilità fiscale? Se sì, il capitale a chi spetta in caso di morte? Grazie e cordiali saluti. Stefania.

Cara Stefania,

ti confermiamo che è possibile continuare a partecipare al fondo pensione, contribuendo e deducendo quanto versato, anche una volta andati in pensione, senza alcun limite temporale. Infatti, l’unica limitazione prescritta dalla Covip è che il pensionato possa vantare almeno 1 anno di contribuzione alle spalle rispetto alla pensione di vecchiaia (quella anagrafica), dal momento che in caso contrario non verrebbe neppure accettata a priori l’adesione. In sostanza, le due regole si parlano. 

Detto ciò, nel suo caso in particolare, può continuare a versare i contributi nel fondo pensione, avvalendosi anche del beneficio della deducibilità, senza limiti di tempo.

Inoltre, varrà la regola del riscatto del capitale accumulato del beneficiario indicato o degli eredi legittimi nel caso di scomparsa in fase di accumulo anziché quelle valide per la diversa fase di erogazione.

Mi licenzio, devo pagare le tasse sul TFR accumulato nel fondo pensione? Raffaele ci scrive.

Salve, a breve mi licenzierò presso l’attuale datore di lavoro, avendo versato il TFR nel fondo pensione ci devo pagare le tasse? Grazie. Raffaele.

Caro Raffaele, 

no tranquillo, essendo il TFR accantonato nel fondo pensione è ormai del tutto slegato dalle vicende lavorative presso la tua azienda, tra cui appunto l’eventuale liquidazione per licenziamento.

Unica cosa, se non è stato versato nel fondo pensione sin da subito all’atto dell’assunzione, la parte pregressa rimasta in azienda e maturata prima dell’adesione al fondo pensione sarà liquidata secondo le regole ordinarie e, di conseguenza, soggetta alla tassazione pari all’aliquota media IRPEF degli ultimi anni di lavoro.

Prestazione in capitale del fondo pensione. Francesco ci scrive.

Quali sono le caratteristiche per riscuotere l’intero importo versato alla pensione integrativa? Grazie e saluti. Francesco.

Si può accedere all’intero capitale accumulato:

1) in caso di perdita del lavoro o invalidità permanente che riduca la capacità lavorativa a meno di 1/3 tramite riscatto totale della posizione 

2) al momento della maturazione dei requisiti di pensionamento nel regime obbligatorio di appartenenza, (quando quindi si può chiedere l’erogazione della pensione integrativa) se la rendita vitalizia immediata ricavabile da almeno il 70% del montante finale è inferiore al 50% dell’ ammontare massimo annuo dell’assegno sociale INPS

Continuate a seguirci e ad inviare le vostre domande all’indirizzo e-mail dedicato risponde@propensione.it, sulla nostra pagina Facebook o semplicemente contattateci come preferite. Risponderemo ad ognuno di voi e pubblicheremo le domande più interessanti ogni mese sul nostro Magazine e sui nostri canali social.

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