Calcolo pensione: la simulazione della tua pensione

Lontana o vicina che sia, la tua pensione non dev’essere necessariamente un mistero, o peggio ancora, rivelarsi un’amara sorpresa. Il calcolo della pensione, infatti, è possibile attraverso il simulatore di pensione, che sulla base dei dati personali e lavorativi stima l’ammontare dell’assegno pensionistico e l’età di pensionamento. In particolare, viene fornita una previsione della pensione secondo le regole che valgono oggi per il calcolo, proiettate però per gli anni a venire a seconda, ad esempio, dei coefficienti di trasformazione e della speranza di vita, del tasso di inflazione stimato ecc.

Chiaramente si tratta pur sempre di stime e non di calcolo certo e ufficiale, che può essere fornito esclusivamente dal proprio ente previdenziale di riferimento presso l’AGO, ossia l’INPS o ciascuna Cassa professionale per i liberi professionisti. Inoltre, la carriera non sempre è costante e lineare, in alcuni periodi potrebbe essere svolto del lavoro autonomo e in altri invece del lavoro dipendente, o ancora, per alcuni mesi ci potrebbero essere dei buchi contributivi perché non si è prestata alcuna attività.

Chiarito, quindi, che la mia storia contributiva e, di conseguenza, la mia pensione la “conosce” con esattezza il mio ente pensionistico pubblico, ciò non toglie la grande utilità di poter fare un calcolo della pensione on line, in modo tale da poter pianificare al meglio il mio futuro.

Perché e come calcolare la pensione

Questa volta forse potremmo affermare che “è più facile a farsi che a dirsi”. Il perché dover calcolare la propria pensione, infatti, va ricercato nel funzionamento del sistema pensionistico, nelle riforme che si sono susseguite negli anni, nelle conseguenti normative che regolano il “come” e il “quando” poter andare in pensione, il tutto condito da fenomeni sociali quali demografia e longevità, mercato del lavoro e tasso di occupazione.

Agire, scoprendo come calcolare la pensione è decisamente più semplice. Inserisci i tuoi dati anagrafici e lavoratori e con un click puoi scoprire la stima della tua pensione. 

In breve, però, ci proviamo lo stesso a spiegare il perché dover utilizzare un simulatore previdenziale. Come detto, influiscono:

  • il funzionamento del sistema pensionistico, retto dal cosiddetto meccanismo a ripartizione, dove attraverso un patto intergenerazionale i contributi versati dai lavoratori attuali finanziano le pensioni correnti
  • ecco che fenomeni demografici, quali il tasso di natalità in calo e, al contrario, l’allungamento della speranza di vita incidono notevolmente su questo meccanismo. Lo stesso vale, chiaramente, per il rapporto tra occupati e pensionati
  • da qui le riforme pensionistiche, a partire da quelle degli anni Novanta, con l’introduzione di criteri più stringenti di pensionamento per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico a ripartizione, a tutela delle generazioni future
  • viene quindi introdotto il metodo di calcolo contributivo, in sostituzione (dapprima in parte e dal 2012 integralmente) del precedente sistema retributivo: in sostanza, la pensione non è più parametrata al reddito goduto negli ultimi anni di lavoro, ma ai contributi effettivamente versati nel corso della carriera, meglio quindi se stabile e continua, nonché ad altre variabili di calcolo in cui incide notevolmente anche la speranza di vita attesa. Più questa si allunga, più viene “penalizzato” un pensionamento anticipato perché la pensione dovrà essere erogata per un tempo maggiore e, ai fini della sostenibilità, l’assegno deve essere necessariamente ridotto. Al contrario, la pensione è di ammontare maggiore per chi va in pensione il più tardi possibile. 

Da sempre, in realtà, la pensione non copre interamente l’ultimo reddito goduto in attività, ma solo una parte. Per indicare la percentuale di reddito coperta dalla pensione il termine tecnico è tasso di sostituzione, mentre la parte non coperta è nota come gap previdenziale. Se anche i nonni, quindi, hanno sempre dovuto fare i conti con un’entrata ridotta rispetto allo stipendio, a causa di tutti questi fattori i giovani nipoti saranno interessati da pensioni ancora più ridotte e gap previdenziali maggiori. 

Ecco perché simulare la propria pensione, per rendersi conto del gap previdenziale stimato e, necessariamente, o meglio fortunatamente, correre ai ripari il prima possibile con una pianificazione previdenziale. In sostanza, la soluzione mirata a tutela del futuro tenore di vita c’è: costruirsi una propria pensione di scorta da affiancare a quella pubblica grazie alla previdenza integrativa.

Una volta capito il perché si può passare all’azione e scoprire come calcolare la pensione. 

Quanto puoi ottenere da un fondo pensione?

Calcolo pensione: età e con quanto?

Fare il calcolo della pensione con il simulatore previdenziale è molto semplice. Inserendo alcuni dati, infatti, è possibile stimare letà della pensione e il suo ammontare.

Ecco un esempio.

Carlo è nato nel 1984 e ha iniziato a lavorare stabilmente come impiegato presso un’azienda privata nel 2011. Oltre a questi dati, al fine di determinare la contribuzione alla gestione pubblica di riferimento, è necessario indicare anche il reddito lordo. Carlo ai fini della simulazione indica il suo reddito attuale di 31.000 euro annui. Il simulatore, quindi, non si baserà sul reddito inferiore degli anni precedenti, mentre per l’avvenire stimerà una crescita del medesimo pari al 2% annuo.

Quando e con quanto si stima andrà in pensione Carlo?

Sulla base dei dati indicati Carlo potrà andare in pensione all’età di 66 anni e 8 mesi con una pensione pubblica che coprirà il 71% del suo ultimo reddito stimato.

 

Il gap previdenziale da colmare con la pensione integrativa è quindi del 29%. In sostanza si ritroverà da un mese all’altro a dover contare su 926 euro in meno di entrate mensili. 

Proseguendo la simulazione, quindi, calcola la possibile integrazione che potrebbe ottenere grazie ad un fondo pensione.

 

Carlo ipotizza un versamento al fondo pensione, liberamente determinabile e modificabile nel tempo, di 100 euro mensili. Decide inoltre di versare il TFR nel fondo pensione anziché lasciarlo in azienda, scelta decisamente conveniente soprattutto dal punto di vista fiscale.

 

Infine, indica un profilo di rischio medio, ossia una tolleranza alle normali oscillazioni del mercato di livello medio a fronte di rendimenti moderati. 

Quanto si stima possa ottenere grazie al suo risparmio nel fondo pensione al momento del pensionamento?

Grazie al simulatore previdenziale scopre che può ridurre il gap previdenziale di ben il 15%, potendo contare su una pensione integrativa di 6.162 euro annui (513 euro al mese) da affiancare per tutta la vita alla pensione pubblica, ricavati da un capitale lordo di più di 142.000 euro

Non solo, grazie al vantaggio della deducibilità fiscale dei contributi versati annualmente nel fondo pensione, fino ad un massimo di 5.164,57 euro, risparmia sui 1.200 euro ben 456 euro di imposte IRPEF.

 

Calcolo pensione anticipata

Il simulatore previdenziale indica la prima data utile per il pensionamento, di conseguenza potrebbe indicare il calcolo relativo alla pensione anticipata, per la quale sono richiesti requisiti differenti a seconda della categoria lavorativa. 

I requisiti per la pensione anticipata nel 2021 sono: 

  • per i lavoratori dipendenti o autonomi iscritti ad una gestione previdenziale INPS, 42 anni e 10 mesi di contributi nel caso degli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi nel caso delle donne; esistono poi altre vie di pensionamento anticipato e flessibile come l’Ape sociale, opzione donna ecc.
  • per i liberi professionisti variano a seconda della Cassa professionale di appartenenza

Calcolo pensione di vecchiaia

Se non ci sono i requisiti per la pensione anticipata, allora il simulatore restituisce il calcolo della pensione di vecchiaia, ossia la forma di pensionamento che richiede una determinata età anagrafica e un requisito minimo di contributi. 

Nel 2021 i requisiti per la pensione di vecchiaia sono:

Grazie ai simulatori previdenziali è possibile stimare quella che sarà la futura pensione per tempo, in modo tale da poter pianificare secondo le proprie esigenze un’integrazione aderendo alla previdenza integrativa.

 

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