Trasferimento fondo pensione: guida rapida per una pensione integrativa su misura

Se sei insoddisfatto del fondo pensione che hai sottoscritto, perché applica costi troppo alti, o perché non ricevi l’assistenza desiderata, o ancora, perché hai perso i requisiti partecipativi, in questo articolo potrai chiarirti le idee su come procedere con il trasferimento del fondo pensione

1) Cosa significa trasferimento del fondo pensione 

Il trasferimento del fondo pensione è un’operazione appositamente prevista dalla normativa della previdenza integrativa. Consiste nella possibilità di cambiare fondo pensione, facendo confluire direttamente dal vecchio al nuovo fondo pensione la propria posizione accumulata fino a quel momento. 

In questo modo, quindi, non è necessario chiudere la posizione presso il fondo pensione precedente, fuoriuscendo dal sistema e aprire ex novo un altro fondo pensione. Si tratta di una prerogativa molto utile per gli aderenti alla previdenza integrativa perché, oltre ad essere maggiormente efficiente, consente di non perdere l’anzianità partecipativa utile per:

  • ottenere lo sconto dello 0,30% annuo sull’aliquota fiscale prevista in fase di erogazione , che dal 15% iniziale scende fino al 9% (15 anni)
  • richiedere le anticipazioni per l’acquisto/ristrutturazione della prima casa e per qualsiasi esigenza (8 anni)
  • maturare uno dei requisiti previsti per l’erogazione della pensione integrativa e della RITA (rendita integrativa temporanea anticipata).

Soprattutto se si perdono i requisiti partecipativi al fondo pensione di categoria, anziché richiedere il riscatto totale di quanto accumulato (ammesso in questo specifico caso), è maggiormente vantaggioso richiedere il trasferimento in un altro fondo pensione, per non perdere gli anni di partecipazione acquisiti.

Trattandosi di un investimento di lungo periodo, con una finalità molto rilevante, è stata appositamente prevista questa possibilità, quindi, di poter cambiare forma pensionistica complementare con un’operazione gestita direttamente tra i gestori dei fondi pensione in totale sicurezza, senza vincoli o penali né imposizioni fiscali. In alcun modo il fondo pensione di provenienza può rifiutarsi di dar seguito alla richiesta di trasferimento, anche dal punto di vista dei costi applicati. Spesso non è prevista alcuna spesa, o ad ogni modo si tratta di importi fortunatamente piuttosto contenuti, che variano da fondo a fondo e sono indicati obbligatoriamente nella scheda dei costi della nota informativa.

Esempio di Nota informativaCOVIP

 

Nello schema esemplificativo di Nota informativa di un ipotetico fondo pensione aperto, viene indicata una spesa, una tantum, di 20 euro in caso di trasferimento.

 

2) Trasferimento fondo pensione: dopo quanto tempo?

Il trasferimento del fondo pensione prevede un unico limite temporale: la permanenza nel fondo pensione di provenienza di almeno due anni, termine che decorre dalla data di sottoscrizione del fondo pensione. 

Per esempio, se ho aderito al fondo pensione Alfa il 1° marzo 2021, potrò trasferirmi nel nuovo fondo pensione Beta dopo il 1° marzo 2023. 

 

Ci sono dei casi, però, in cui il trasferimento è possibile in qualsiasi momento, senza dover attendere i due anni prescritti:

  • per perdita dei requisiti partecipativi:  nel caso di cessazione del rapporto di lavoro legittimante l’adesione al fondo di categoria (chiuso o fondo aperto ad adesione collettiva), l’aderente può, in qualsiasi momento, trasferire la propria posizione individuale presso un altro fondo pensione
  • per modifiche peggiorative delle condizioni economiche o delle caratteristiche del fondo pensione originario (obbligatoriamente comunicate dal fondo stesso).

 

Se ancora non ho i requisiti per trasferire?

Se non sono ancora passati i due anni dall’adesione al fondo pensione che si intende cambiare, è sempre possibile aprire parallelamente il nuovo fondo pensione individuato, rimandando il trasferimento. 

Se si intende sottoscrivere un nuovo fondo pensione, inoltre, perché ad esempio si desidera diversificare il proprio investimento previdenziale, non è obbligatorio trasferire il fondo pensione precedentemente sottoscritto. E’ possibile, quindi, possedere più fondi pensione contemporaneamente

 

3) Deducibilità fiscale del fondo pensione in caso trasferimento

La deducibilità fiscale del fondo pensione per quanto versato annualmente resta ferma anche in caso di trasferimento, qualunque sia il momento dell’anno in cui ciò avviene. Si tratta, infatti, di un beneficio fiscale legato al reddito IRPEF dell’aderente, riconosciuto per tutti i contributi effettuati entro l’anno fiscale di riferimento, nel limite complessivo di 5.164,57 euro (che vale a persona/contribuente, no a fondo pensione).

Se per esempio nel corso dell’anno si è contribuito in parte nel vecchio fondo pensione (300€ fino a marzo) e poi in quello nuovo oggetto di trasferimento (ulteriori 900€ entro fine anno), si portano in deduzione entrambe le contribuzioni (1.200€ totali), nel limite prescritto dei 5.164,57 euro. Lo stesso discorso vale anche in caso di apertura di un ulteriore fondo pensione, senza trasferimento.

 

4) Il confronto del tuo fondo pensione

Come capire se il fondo pensione sottoscritto sia veramente efficiente? Diverse sono le variabili da considerare: costi, senz’altro quella che incide maggiormente sul piano di accumulo, ma anche i rendimenti passati, la solidità del fondo pensione e del gestore, la dimensione del patrimonio gestito e, da non trascurare mai, la bontà dell’assistenza riscontrata nel tempo.

Considerare tutte queste variabili e metterle a confronto tra le centinaia di forme pensionistiche presenti sul mercato non è affatto semplice. 

Propensione.it ha sviluppato un algoritmo proprietario che consente di confrontare tutti i fondi pensione e relativi comparti e indicare quello più adatto a ciascun profilo. 

Per chi ha già un fondo pensione, quindi, è possibile scoprire se quello sottoscritto sia un buon prodotto, confrontarlo con quelli rientranti nell’offerta di propensione, selezionati tra i più efficienti del mercato e, sulla base del proprio profilo di investimento, scoprire quanto è possibile ottenere nel nuovo fondo pensione rispetto a quello di provenienza.

Trasferimento fondo pensione

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Ecco un esempio.

Antonio ha 37 anni e da qualche anno ha sottoscritto il fondo pensione Alfa, scegliendo il comparto azionario, che applica un costo di gestione pari al 2,05%

Quanto si stima possa ottenere nel nuovo fondo pensione Beta, comparto bilanciato dinamico, che applica un costo di gestione pari all’1%, a fronte dello stesso profilo di investimento?

Trasferendosi nel nuovo fondo pensione, più conveniente e maggiormente in linea con le sue esigenze, si stima possa accumulare al termine un capitale di ben 15.000 euro superiore rispetto al fondo pensione di provenienza. 

4) Come si trasferisce il fondo pensione?

Una volta individuato il fondo pensione giusto in cui si intende trasferire il capitale accumulato nel fondo pensione di provenienza, le fasi principali dell’operazione sono le seguenti:

  1. si sottoscrive il nuovo fondo pensione, dichiarando contestualmente la volontà di trasferimento dal fondo pensione originario
  2. si trasmette formale richiesta di trasferimento al fondo pensione di provenienza, indicando in quale forma pensionistica complementare trasferire la posizione accumulata
  3. il nuovo fondo pensione trasmette un’autorizzazione a ricevere il trasferimento al fondo pensione di provenienza
  4. nel termine massimo di sei mesi, previsto dalla normativa, il fondo pensione originario versa il capitale accumulato nel nuovo fondo pensione
  5. la posizione presso il nuovo fondo pensione sarà quella risultante a seguito del trasferimento e varrà la prima data utile di iscrizione alla previdenza integrativa.

5) Se nel fondo pensione precedente versavo il TFR?

Nel caso di trasferimento da un fondo pensione in cui si versava il TFR, basterà dichiarare alla propria azienda l’intenzione di conferire le future quote di TFR nel nuovo fondo pensione

 

Estratto del modulo TFR2

Il TFR già accumulato nel fondo pensione precedente, invece, viene versato nel nuovo fondo pensione con il restante capitale trasferito.

 

6) Come lo dico al consulente che voglio cambiare fondo pensione?

Una questione che sembrerà scontata ma che forse più di tutte spinge le persone a rimandare la scelta di cambiare fondo pensione per uno migliore è doverlo comunicare al proprio consulente o alla propria banca. Con propensione.it nessun imbarazzo e alla burocrazia ci pensiamo noi.

Affidandoti a propensione avrai innanzitutto un punto di riferimento sin dalle primissime fasi preliminari, per aiutarti ad individuare il fondo pensione più adatto e ad analizzare il confronto con la forma pensionistica di provenienza.

Giunti al momento della sottoscrizione, intermediamo direttamente noi, sia con il nuovo fondo pensione che quello dal quale si intende trasferire la posizione. 

Nel corso dell’investimento, in molti  casi di lunghissimo periodo, potrai sempre contare su un professionista di fiducia che possa assisterti nel tempo.

Per noi di propensione la consulenza è un valore imprescindibile. Per di più è totalmente digitale, alla portata di tutti, trasparente e senza alcun costo aggiuntivo

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